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Ugo Scala : Roma   

   [...]So che vorrei essere un testimone della scena "italiana", dell'"altra" Italia naturalmente, quella dei disoccupati, dei perseguitati, degli emarginati.

Mamma roma divide i suoi cittadini in figli e figliastri.

Gli autobus di questa città nel loro pendolare peco rso di borgata-centro, centro-borgata, trasportano un'enorme quantità di bagaglio umano, pronto a scimmiottare costumi o malcostumi della società : queste sono le anime inurbato che sognano una eterna felicità.


 

 

 

 


exposition

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Bibliographie


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                          Mon travail a toujours été déterminé par toutes les circonstances de ma vie, que ce soit l'enfance, le lieu où je vis, les rencontres, les amitiés, ce qui relève de l'imagination (fantasmes, pensées les plus enfouies, sentiments, déplacements lents e/o rapides) mais alors, ce moment où l'idée devient peinture, dans l'inconnu et la représentation, doit, en permanence, me surprendre : ainsi, si images, techniques et supports sont toujours différents, le résultat reste identique.

Je ne sais pour quelles raisons et comment je peindrai demain ou plus tard, c'est pourquoi ma peinture semble toujours en refonte d'une toile l'autre : l'Oeuvre doit tre, mes yeux, la merveilleuse traduction physique de l'idée, qui, dans sa palpable imperfection nous adresse pour toujours un signal de la beauté.

Fréquemment, des idées me viennent de certaines lectures :comme si nous nous cherchions, le livre et moi, dans un mouvement de contamination réciproque.

Mes sources d'inspiration sont multiples, Sorrente avec ses couleurs et son magique sublime, la périphérie de Rome et son cortège de drames si communs toutes les banlieues du monde.

Tout ceci me renvoie cette esthétique occidentale si apte traduire ces inclinations positives de l'âme dans lesquelles le beau ainsi que le sublime et l'oubli sans ressentiment ni perturbation : "A coté de l'esthétique il y la pensée de la différence qui trouve son inspiration dans une sensibilité nourrie de psychose, d'extase mystique, de toxicodépendance, perversions, handicaps, minorités primitives et cultures autres" (Perniola) - mais la chose la plus importante est , mes yeux, la construction d'un fait pictural qui, traduit en signes et en gestes, puisse donner vie aux lignes de réseau, éternels et invisibles, des choses.

Signes-en-soi, libres et autonomes dans le sens des chinois, la peinture n'est pas seulement pour moi art, mais aussi inactualité (parce qu'elle anticipe les futurs), philosophie, poésie, sagesse, connaissance et contemplation.

Connaissant le passé, par la recherche et une méthode toujours surprenante, l'art, dans sa simplicité, doit générer le futur.

Le nouveau en tant que tel ne m'intéresse pas, mais je suis toujours frappé par le fait de mettre dans mon travail des éléments d'inquiétude ; quelque chose que je considère comme une anomalie, une erreur reconnue pour telle, et qui m'angoisse et me fout en rogne.

Puis, on verra..

                                        Ugo Scala

 

                  La mia opera stata sempre la conseguenza di ogni istante della mia vita, della mia infanzia dell'ambiente in cui vivo, degli incontri, delle amicizie particolari, quello che immagino, i miei fantasmi, i miei pensieri più ignoti, il mio sentire più profondo, tutto mutabile repentinamente e/o lentamente: ma nel momento in cui l'idea diventa pittura, mi inoltro nell'ignoto e il nascere della rappresentazione mi deve continuamente sorprendere: anche se le immagini, le tecniche e i supporti sono sempre diversi, il risultato è sempre quello.

Io non so cosa e come dipingere il giorno dopo e nel mio futuro, ecco perchZ tutte le mie opere sono diverse l'una dall'altra: l'opera deve essere per me la meraviglia fisica dell'idea , che per la sua naturale e sensibile imperfezione ci donerà per sempre il segno caratteristico della bellezza.

Molto spesso le mie idee nascono anche da quello che leggo: come se io cercassi un libro e il libro cercasse me in un movimento di pendolare contaminazione.

Sono infinite le mie fonti di ispirazione, Sorrento con i suoi colori e il magico sublime, la periferia romana che grida la stessa drammaticità di tutte le periferie del mondo.

Tutto ciò mi rimanda all'estetica occidentale, che rappresenta stati d'animo positivi quali il bello, il sublime, l'oblio, trascurando aspetti del sentire caratterizzati da motivi d'animo negativi come il perturbante : "In contrasto con l'estetica è il pensiero della differenza che trova ispirazione con sensibilità vicine agli psicopatologici, estasi mistiche, tossicodipendenze, perversioni, disabili, minoranze primitive e culture altre" (Perniola) - ma la cosa più importane per me è la costruzione di un fatto pittorico che si traduce in segni e in gesti dando vita a quelle linee interne delle cose, eterne e invisibili.

Segni-in-se, liberi e autonomi come per i cinesi, la pittura per me non è solo arte, ma inattualità (perché anticipa i tempi), filosofia, poesia, saggezza, conoscenza e contemplazione.

Conoscendo il passato, attraverso la ricerca e un metodo creativo ogni volta sorprendente, l'arte, nella sua semplicità, deve avere la capacità di generare futuro .

Le novità non mi interessano, ma mi affascina mettere nella mia opera qualche cosa che mi fa paura, che mi spaventa; qualche cosa che considero sbagliato, un errore considerato sempre tale, che mi crea angoscia e mi fa incazzare."

Poi si vedrà

 

                Ugo Scala

 

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